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Il sogno di Dante (1871)
Gabriele Rossetti (1828-1882)
Liverpool, Walker Art Gallery
Olio su tela cm. 210 x 317 |
Dante Gabriel Rossetti, nato Gabriel Charles Dante Rossetti (Londra, 12 maggio 1828 – Birchington, 10 aprile 1882), fu un pittore e poeta britannico, tra i fondatori del movimento artistico dei Preraffaelliti insieme a William Hunt, Ford Madox Brown e John Everett Millais.
Figlio di un letterato italiano trasferitosi in Inghilterra nella prima metà dell'Ottocento, fu allevato dal padre nel culto di Dante. A Dante si ispirò nella sua pittura, ricca di simbologie misteriose. Nel caso di Rossetti, la pittura e la letteratura collaborano strettamente nella realizzazione delle opere, nelle quali il pittore ricreò un mondo medievale fantastico e romanticamente idealizzato.
In questo dipinto, il Rossetti si ispira alla "Vita Nuova" di Dante Alighieri, al brano in cui il sommo poeta "sogna" la morte di Beatrice; raffigura due donne che ricoprono il corpo di Beatrice con un velo. Il poeta appare nell'atto di essere condotto da "Amore" a guardare il corpo di Beatrice, mentre si china per baciarla. Dante fissa l'amata con espressione di profonda tristezza, mentre una corona di angeli porta in cielo lo spirito di Beatrice.
La vita di Rossetti subì una svolta terribile con la morte della moglie Elizabeth Siddal, che era stata in precedenza sua modella, morta suicida per una dose letale di laudano, causata da una forte depressione per aver dato alla luce un figlio morto. Rossetti seppellì un plico con le sue opere poetiche incompiute insieme al suo corpo e cadde in depressione: in questo periodo, avvertendo affinità con la propria vicenda, si dedicò soprattutto alle opere dantesche e al tema della morte di Beatrice. Risalgono a questo periodo opere come Beata Beatrix, pietra miliare del Simbolismo.
Per Dante Gabriele Rossetti, la morte dell'amata Elizabeth rappresentò il declino irreparabile della sua esistenza. Infatti, alcool e droga minarono inesorabilmente il suo corpo, anche se l'artista continuò a dipingere esclusivamente figure femminili ispirate alla moglie defunta. Nel 1872, a dieci anni dalla morte di Elizabeth, preso dallo sconforto ingoiò una intera bottiglia di laudano, fino a che mori nel 1882.
In questo dipinto, il Rossetti si ispira alla "Vita Nuova" di Dante Alighieri, al brano in cui il sommo poeta "sogna" la morte di Beatrice; raffigura due donne che ricoprono il corpo di Beatrice con un velo. Il poeta appare nell'atto di essere condotto da "Amore" a guardare il corpo di Beatrice, mentre si china per baciarla. Dante fissa l'amata con espressione di profonda tristezza, mentre una corona di angeli porta in cielo lo spirito di Beatrice.
La vita di Rossetti subì una svolta terribile con la morte della moglie Elizabeth Siddal, che era stata in precedenza sua modella, morta suicida per una dose letale di laudano, causata da una forte depressione per aver dato alla luce un figlio morto. Rossetti seppellì un plico con le sue opere poetiche incompiute insieme al suo corpo e cadde in depressione: in questo periodo, avvertendo affinità con la propria vicenda, si dedicò soprattutto alle opere dantesche e al tema della morte di Beatrice. Risalgono a questo periodo opere come Beata Beatrix, pietra miliare del Simbolismo.
Per Dante Gabriele Rossetti, la morte dell'amata Elizabeth rappresentò il declino irreparabile della sua esistenza. Infatti, alcool e droga minarono inesorabilmente il suo corpo, anche se l'artista continuò a dipingere esclusivamente figure femminili ispirate alla moglie defunta. Nel 1872, a dieci anni dalla morte di Elizabeth, preso dallo sconforto ingoiò una intera bottiglia di laudano, fino a che mori nel 1882.
Oltre ad illustrare episodi della Divina Commedia (come quello di Paolo e Francesca), egli tradusse per il pubblico inglese gli antichi poeti italiani. Per questo Rossetti incarna molto bene la figura del letterato-pittore, che unisce in sé la competenza nei due diversi settori artistici.